Un lutto improvviso e doloroso scuote la comunità musicale pugliese: Guido Di Leone, uno dei chitarristi jazz più apprezzati e figura centrale della didattica musicale a Bari, si è spento prematuramente all’età di 61 anni. Il musicista è stato stroncato nel pomeriggio di oggi da un infarto mentre si trovava a casa sua, a Bari. Lascia la sua compagna e una figlia.
Bari perde un musicista, un artista e un uomo che per generazioni è stato un punto di riferimento soprattutto per tanti giovani musicisti baresi e non solo, noto a tutti come il “Maestro Gentile”. La sua missione come divulgatore fu instancabile, estendendosi dai palchi ai contesti educativi e sociali. Fin dal 1985, guidava “Il Pentagramma”, l’istituzione musicale da lui creata a Bari, che nel corso degli anni ha visto crescere e realizzarsi centinaia di aspiranti professionisti. Solo poche settimane fa, l’artista aveva festeggiato i quarant’anni di attività della scuola con un concerto all’interno del Teatro Petruzzelli. Era inoltre l’anima del Duke Jazz Club, un punto di aggregazione fondamentale per artisti e appassionati del genere.
L’impronta di Di Leone si ritrova in oltre cento registrazioni discografiche, sia come leader di formazioni proprie sia come sideman. Il suo curriculum vanta collaborazioni di altissimo livello con alcune delle icone del jazz internazionale e italiano, tra cui nomi del calibro di Mark Murphy, Jerry Bergonzi, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu e Dado Moroni.
Parallelamente alla sua attività concertistica e didattica privata, il chitarrista ha dedicato dieci anni (dal 2004 al 2014) all’insegnamento accademico, tenendo la cattedra di chitarra jazz presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari. La notizia ha provocato un’ondata di profonda tristezza, con centinaia di messaggi di lutto da parte di musicisti, allievi e semplici appassionati. La sua notorietà superava i confini regionali, ma era a Bari che Di Leone lascia il segno più profondo. La città saluta un artista versatile e, soprattutto, un uomo che, con la sua dedizione, ha reso possibile a innumerevoli giovani l’accesso allo studio e il raggiungimento dell’eccellenza nel campo della musica.















