Da un nostro lettore, barista del centro di Bari, riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta che vuole sottolineare come, a volte, basterebbe un po’ di buon senso e di equilibrio per evitare di aggiungere al danno anche la beffa di una situazione come quella del Covid, sta portando nelle nostre strade.
Ecco la lettera, che racconta di una multa presa per non aver indossato la mascherina appena sceso dalla propria auto.
“Lo scorso 6 dicembre, approfittando della domenica di chiusura del mio bar nel centro di Bari, mi stavo recando dalla mia ragazza a Bitetto (Ba).
Qui nella centralissima piazza Umberto I, ho parcheggiato la mia automobile, sono sceso e ho chiuso la mia auto. In quel momento ho sentito frenare bruscamente un mezzo, che ho verificato, girandomi essere dei Carabinieri. Io ero senza mascherina. Dalla vettura sono scesi un vicebrigadiere e un appuntato. Questi mi hanno chiesto da dove venissi e mi hanno inviato a favorire i documenti. Presa solo carta d’identità sono andati ritornati nella loro volante e hanno iniziato a scrivere. Terminato, sono usciti e mi hanno presentato la sanzione.
Non ho creduto ai miei occhi, io era davanti alla mia automobile, ero appena sceso e avevo detto anche di verificare che la vettura che avevo affianco fosse la mia. Ma i due non hanno voluto sentire ragione e mi hanno per giunta accusato di stare passeggiando per il paese senza mascherina.
Sono rimasto sbigottito e rammaricato di questo, perchè in realtà sono abituato a rispettare tutte le norme relative al contenimento del virus, poiché avendo un bar devo rispettare un protocollo indicatomi dallo Stato. In più ho entrambi i genitori in là con gli anni e un padre cardiopatico e diabetico. E in questa occasione, quando i Carabinieri si sono fermati, avevo la mano in tasca, pronto a estrarre proprio la mascherina. Tra l’altro, intorno a me non c’era nessuno, era una mattinata piovosa e la piazza, sebbene centrale, era deserta.
Nel verbale i due pubblici ufficiali non hanno segnato particolari dettagli. Hanno indicato che io stessi a piedi, ma non hanno indicato il percorso della mia presunta “passeggiata”. Io dal canto mio ho voluto riportare proprio il fatto che non stessi camminando, ma che avessi appena chiuso la mia automobile e dunque ho verbalizzato che ero appena sceso dalla mia autovettura, rifiutandomi di firmare perché mi è sembrata un’azione assurda questa durezza da parte di persone, che dovrebbero essere al servizio dei cittadini e non così come si sono comportati, in maniera bruta e non predisposti all’ascolto.
La multa da pagare era 400,00€, scontata entro 5 giorni in 280,00€. A fronte del periodo di crisi, nella quale con la mia attivitĂ trovo forti difficoltĂ e a stento si riesce ad andare avanti, ho scelto di pagare la cifra ridotta, senza intraprendere particolari e lunghe battaglie legali che mi avrebbero potuto portare a pagare una somma maggiore pari a 1066,66€, però a distanza di un mese racconto la mia storia per renderla nota a tutti”.
Onofrio Fortunato















