Le parole dei Consiglieri regionali di Azione (Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea) sui nuovi ospedali in costruzione in Puglia sono pesanti nei confronti dei loro (ormai) ex colleghi di maggioranza.
“La costruzione dei nuovi ospedali si muove tra ritardi e qualche magagna. Stiamo preparando un rapporto per la Corte dei conti e l’ANAC, perché governare una regione significa occuparsi in prevalenza di salute. È triste vedere cantieri che stentano mentre le persone muoiono per mancanza di strutture in grado di curare le malattie tempo-dipendenti, nei tempi di letteratura, e quelle di alta complessità”.
Me vediamo la situazione attualmente sotto osservazione.
Per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano il termine di fine lavori era previsto il 25 aprile 2023, determinato dopo numerose proroghe rispetto alla data contrattuale del 6 settembre 2021. L’ultimo termine è quello del 24 luglio 2023, ossia altri tre mesi, motivato dal potenziamento dell’impianto fotovoltaico.
“L’ulteriore rinvio – dicono – viene utilizzato in modo fasullo e cioè per nascondere ulteriore ritardo su opere diverse, così da sottrarre l’appaltatore dall’applicazione delle penali. Allo stato si attende ancora il nuovo cronoprogramma, nonostante l’impegno a presentarlo sia scaduto da diversi giorni. Tutto questo evidenzia che la concessione della proroga senza aver ottenuto prima il cronoprogramma è un atto di complicità con le ragioni dell’impresa appaltatrice”.
Altro punto dolente sono i costi, notevolmente lievitati: rispetto al costo iniziale previsto per l’opera di circa 80 milioni, si sono aggiunti maggiori oneri per oltre 17 milioni di euro.
“Per farsi un’idea – sottolineano – si tenga conto che il nuovo ospedale Monopoli-Fasano aveva un costo da contratto iniziale di euro 1.500 a mq, maggiore di 540 euro rispetto a quello di Taranto”.
La situazione non cambia di molto se si osserva lo stato di avanzamento dei lavori dell’ospedale di Taranto.
Allo stato attuale è impossibile che i lavori terminino entro il 31 luglio 2023 (ultima data prorogata dopo quelle del 24 gennaio 2022, 2 maggio2022, 10 agosto 2022, 18 novembre 2022) e non è possibile stabilire un’altra data. Questo perché alla Asl manca la disponibilità di competenza di almeno 105 milioni per arredi, attrezzature e perciò non è possibile aggiudicare le relative gare, generando la mancata conoscenza delle specifiche tecniche delle attrezzature e quindi bloccando la realizzazione di almeno il 15 per cento delle lavorazioni edili. Insomma, non si sa quando i lavori finiranno.
L’opera è stata contrattualizzata per un costo complessivo di euro 125.070.627,74, oggi lievitato a euro 146.580.075,88.
Ed ancora, per il nuovo ospedale di Andria, manca alla Asl la disponibilità almeno per competenza di euro 150 milioni, utili a integrare la prima previsione di spesa pari a euro 100 milioni. E per questo si attende la piena disponibilità dei fondi della nuova programmazione europea.
Per il nuovo ospedale Maglie-Melpignano, con costo previsto pari a euro 107 milioni, dopo numerosi ritardi sulla procedura per avviare la gara di progettazione, il progetto avrebbe dovuto essere consegnato per il prossimo 5 febbraio. Tale data è slittata di un mese, perché la progettazione non aveva calcolato il nuovo tracciato della nuova strada 275 e della strada ferrata, per cui la gara per i lavori sarà pubblicata, se tutte le tappe dovessero essere confermate e senza ritardi, entro fine giugno.
Per il nuovo ospedale del Nord barese, con costo previsto pari a euro 192 milioni, allo stato non è possibile pubblicare la gara per la progettazione poiché la Regione non ha ancora deliberato la disponibilità della quota di cofinanziamento.














