04 Nov 2025

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1982, il Mundial della rivincita azzurra

Francesco De Core, giornalista di lungo corso, nel libro “Mondiali 1982 – La rivincita”, pubblicato da Diarkos, ripercorre, con dovizia di particolari e di aneddoti, quel caldo mese estivo che ha riportato l’Italia dalla polvere alla gloria, raccontando la leggendaria cavalcata degli azzurri che, contro tutto e contro tutti, si è conclusa con un trionfo

Sono trascorsi più di quarant’anni. Ma oltre quattro decenni passati, dal fatidico 11 luglio 1982, non sono bastati per cancellare dalle menti e dai cuori di milioni di appassionati ricordi ed emozioni rimasti per sempre scolpiti, indelebili nell’album della memoria. La vittoria del mondiale di calcio conquistata dall’Italia in terra di Spagna rappresenta uno di quegli eventi che, a buon diritto, resterà per sempre nella storia del Belpaese, all’epoca alle prese con gli Anni di Piombo e con gli strascichi dello sconquasso provocato dal calcioscommesse scoppiato nel 1980.

Francesco De Core, giornalista di lungo corso, nel libro “Mondiali 1982 – La rivincita”, pubblicato da Diarkos, ripercorre, con dovizia di particolari e di aneddoti, quel caldo mese estivo che ha riportato l’Italia dalla polvere alla gloria, raccontando la leggendaria cavalcata degli azzurri che, contro tutto e contro tutti, si è conclusa con un trionfo.

Morte e resurrezione dell’Italia nell’arco di poche settimane: le prime tre partite del mondiale spagnolo furono un quasi disastro, tre pareggi con Polonia, Perù e Camerun che aumentarono le perplessità e i dubbi di opinione pubblica e stampa verso il team guidato da Bearzot. L’Italia passò il turno ma solo per la differenza reti. Sulla Nazionale si abbatte una campagna negativa mai vista prima, tra accuse, sospetti, pettegolezzi.

Il secondo turno si presenta più che proibitivo, un girone a tre con Argentina e Brasile. Il destino dell’Italia sembra segnato. Ma il 29 giugno qualcosa improvvisamente cambia, l’Italia sfida l’Argentina e vince due a uno con una partita magistrale. La svolta vera, soprattutto per il discusso Paolo Rossi, arriva, però, il 5 luglio, quando l’Italia incontra il Brasile. Pablito mette a segno le tre reti che trascinano la nazionale in semifinale.

Tre giorni dopo Rossi si ripete, fa altri due gol, in semifinale con la Polonia, e regala la finale alla nazionale. L’11 luglio, la consacrazione. Rossi segna il primo gol della finale contro la Germania al Santiago Bernabeu, trascinando la nazionale alla vittoria dei Mondiali. Paolo Rossi è il trionfatore, chiude la competizione come capocannoniere e, tre mesi dopo, vince anche il Pallone d’oro. La nazionale torna in Italia trionfante sull’aereo presidenziale, con Pertini che riporta a Roma gli azzurri come eroi popolari entrati per sempre nella leggenda.

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