“Praticamente la maggioranza chiedeva all’opposizione l’assoluzione dai propri peccati senza concedere nulla alle richieste dell’opposizione. Il Presidente Emiliano aveva chiesto nell’ultimo Consiglio regionale un gesto di buona volontà alle opposizioni, ossia votare la manovra di ripiano del deficit sanitario di 174 milioni. Nonostante le responsabilità di questo disastro- che non ci consente di fuoriuscire dal piano di rientro- siano tutte in capo a questo governo regionale, avevo proposto due emendamenti che la maggioranza ha bocciato. Come volevasi dimostrare”.
Così esordisce il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Giacomo Conserva, esprimendo amarezza per la mancata approvazione dei suoi emendamenti.
“Alle mie domande non vi è stata alcuna risposta; tutte le inadempienze passano in cavalleria, a cominciare dalla sistematica presentazione in ritardo dei bilanci preventivi delle ASL pugliesi, il che non consente di conoscere per tempo costi e introiti e quindi una programmazione seria della spesa sanitaria in maniera oculata e circostanziata”. Conserva prosegue: “La Puglia è l’unica regione nella quale non ci siano acquisti centralizzati ed è proprio questo che io chiedevo con il mio primo emendamento, bocciato. Ossia, una centralizzazione degli acquisti con una cabina di regia con tutti i direttori generali ed i dirigenti regionali della sanità e del bilancio. In questo modo si certifica l’appropriatezza della richiesta di spesa”.
Poi c’era il secondo emendamento:”Chiedevo l’adozione di un sistema informatico per consentire il monitoraggio giornaliero della spesa evitando spese inutili ed eventuali splafonamenti”. Conserva conclude:” La più grande amarezza deriva dalla arrogante noncuranza da parte del governo regionale nei confronti delle proposte mie e dell’opposizione tutta pur chiedendo a noi collaborazione e un voto favorevole. Siamo senza parole”.
