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Il Startup Showcase Innovation Training Summit 2025, tenutosi lo scorso 3 e 4 aprile presso l’Auditorium della Tecnica a Roma, ha rappresentato un’importante occasione di confronto per startup, aziende e professionisti del settore della formazione e dell’innovazione. L’evento di spicco ha posto l’intelligenza artificiale al centro del dibattito, riflettendo la sua influenza sempre più pervasiva nel panorama lavorativo e nella vita quotidiana. Parallelamente alle presentazioni e alle discussioni sulle ultime tendenze del settore, che hanno visto la partecipazione di 265 relatori e oltre 2.500 partecipanti, tra cui esperti di risorse umane, investitori e rappresentanti istituzionali, il summit ha offerto una piattaforma per la divulgazione dei risultati di un’approfondita indagine condotta da IPSOS.
Questa ricerca ha esplorato il complesso rapporto che intercorre tra individui e aziende e l’IA, fornendo intuizioni cruciali che delineano il futuro della formazione e del mondo del lavoro. L’accostamento di un evento focalizzato sull’avanguardia della formazione con la presentazione di un’analisi sul ruolo dell’IA sottolinea come quest’ultima sia ampiamente riconosciuta come una forza di trasformazione fondamentale per l’evoluzione del settore.
L’Innovation Training Summit 2025: Un’Anteprima del Futuro della Formazione
Organizzato da Ecosistema Formazione Italia (EFI), un’associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo primario di promuovere la crescita e il rafforzamento del settore della formazione in Italia, l’Innovation Training Summit 2025 si è svolto presso la prestigiosa sede dell’Auditorium della Tecnica nel quartiere EUR di Roma. L’evento ha riscosso un notevole successo, attirando oltre 250 relatori di fama nazionale e internazionale, una partecipazione di 2.500 professionisti B2B e il sostegno di 50 sponsor. Questa affluenza massiccia ha confermato il summit come il principale appuntamento nazionale ed internazionale dedicato all’avanzamento della formazione e dello sviluppo professionale.
Il summit si è focalizzato su temi chiave per il futuro della formazione, tra cui l’innovazione tecnologica (con particolare attenzione a GenAI, tecnologie per l’apprendimento, AR/VR, gamification, edutainment, cybersecurity e AI/ML), la sostenibilità, il benessere, le metodologie formative e lo sviluppo del business. L’innovazione tecnologica è stata centrale, evidenziando la necessità di integrare nuove tecnologie, inclusa l’IA, per rimanere rilevanti ed efficaci. L’evento ha visto la partecipazione di diversi professionisti del settore HR e formazione, dirigenti pubblici, associazioni, istituzioni educative, fornitori di formazione, aziende e startup EdTech e HRTech, sottolineando l’importanza della collaborazione per affrontare le sfide e le opportunità dell’IA nella formazione.
Vetrina per l’Innovazione: Lo Startup Showcase
L’Innovation Training Summit 2025 ha ospitato uno Startup Showcase, dove 18 startup EdTech e HRTech hanno presentato le loro soluzioni innovative in presentazioni di 4 minuti in inglese. Una giuria di esperti, inclusi rappresentanti del MIMIT, INPS, fondi di investimento (Brighteye Ventures, Educapital, Ring Capital) e l’European EdTech Alliance, ha valutato le startup in base a originalità, scalabilità, impatto e qualità della presentazione. L’elenco delle startup partecipanti ha incluso nomi promettenti come Alteredu, AZULchain, Dokimazo, FunniFin, Gamindo, Growy, Klaaryo, MatchGuru, Mynet, Pack, ProfessionAI, Skilleyd lab, StepsConnect, Talentware, Trainect, UniOrienta, Virtual Land e Zick Learn. Lo Startup Showcase ha evidenziato il dinamismo del panorama EdTech e HRTech italiano e il potenziale delle nuove imprese nell’apportare soluzioni innovative, spesso basate sull’intelligenza artificiale, al settore della formazione. La partecipazione di numerose startup tecnologiche per la formazione suggerisce una forte innovazione nel settore, con un ruolo centrale probabilmente giocato dall’IA.
Le aziende e l’IA: efficienza e automazione
Dal punto di vista aziendale, l’IA è vista come un’opportunità strategica: il 51% delle imprese la considera utile per migliorare l’efficienza operativa, il 49% per analizzare i dati e il 47% per automatizzare i processi di routine. Questo dimostra come la tecnologia non sia più percepita solo come una minaccia, ma come un fattore chiave per la crescita e l’innovazione
Il Termometro dell’IA: L’Indagine IPSOS su Individui e Aziende
Al summit sono stati presentati risultati di indagini IPSOS sul rapporto tra persone/aziende e IA. Una ricerca globale Google/IPSOS (gennaio 2025, 21 paesi) ha rilevato un aumento dell’uso dell’IA, soprattutto in mercati emergenti e Asia-Pacifico, con l’entusiasmo (57%) che supera le preoccupazioni (43%), con applicazioni mediche considerate più importanti. Un’altra indagine IPSOS “Predictions 2025” (33 paesi) evidenzia una diffusa preoccupazione per la perdita di posti di lavoro (65%), ma anche la percezione di nuove opportunità (43%, con la Cina più ottimista). Un sondaggio IPSOS per il World Economic Forum indica che quasi due terzi si aspettano cambiamenti profondi nella vita quotidiana con l’IA nei prossimi 3-5 anni e che la renderà più facile, sebbene solo metà si fidi delle aziende che la usano. Le indagini mostrano una crescita dell’uso e dell’ottimismo verso l’IA, ma anche preoccupazioni per l’occupazione e la fiducia, evidenziando la necessità di una transizione gestita. La percezione dell’IA varia significativamente a livello globale, con paesi emergenti più positivi di quelli ad alto reddito, suggerendo l’influenza di fattori culturali, economici e sociali.
Secondo lo stesso studio emerge che a livello nazionale, il 51% degli italiani dichiara di avere una buona comprensione dell’IA, una percentuale inferiore rispetto al 67% registrato a livello internazionale. Inoltre, il 40% degli intervistati ha affermato che l’IA ha già cambiato la propria vita, mentre il 60% ritiene che lo farà nei prossimi anni.
L’indagine ha anche evidenziato il crescente utilizzo di strumenti basati sull’IA, come ChatGPT (73%) e Gemini (38%), segno di una progressiva integrazione di queste tecnologie nella quotidianità. Tuttavia, quasi la metà del campione (48%) riconosce la necessità di percorsi di formazione per governare al meglio queste innovazioni.

L’IA al Centro del Dibattito: Workshop e Approfondimenti
L’intelligenza artificiale ha rappresentato un filo conduttore che ha attraversato l’intero Innovation Training Summit 2025, venendo affrontata in diverse sessioni e workshop dedicati. Un workshop particolarmente significativo, della durata di 90 minuti e intitolato “AI for Corporate Education”, ha esplorato in dettaglio le potenziali applicazioni dell’IA nel contesto specifico della formazione aziendale. Questo workshop è stato condotto congiuntamente da esperti di calibro internazionale, tra cui Natalie Cernecka, responsabile dell’EIT Deep Tech Talent Initiative, Jeanne Meister, consulente HR globale e autrice di best-seller, e il Dr. Ashwin Mehta, Chief AI Strategist presso LPI. Il focus delle discussioni ha riguardato l’interazione tra uomo e IA, l’analisi delle attività che rimangono unicamente umane nell’era dell’intelligenza artificiale e le strategie per sfruttare l’IA al fine di migliorare l’efficacia della formazione aziendale. Il focus del workshop indica un forte interesse nel settore della formazione per comprendere come l’IA possa essere applicata concretamente per migliorare l’apprendimento (e/o l’enorme GAP) e lo sviluppo professionale all’interno delle aziende. Dedicare un intero workshop all’applicazione dell’IA nella formazione aziendale dimostra la rilevanza pratica e l’interesse del settore verso l’integrazione di questa tecnologia.
Nel corso del workshop, sono state affrontate le preoccupazioni espresse dai lavoratori in merito all’integrazione dell’IA nel proprio ambiente professionale, sottolineando la necessità di stabilire linee guida chiare e trasparenti sull’utilizzo di questa tecnologia. È emersa anche l’importanza cruciale di sviluppare e valorizzare quelle competenze umane uniche che l’IA, per quanto avanzata, non è in grado di replicare, come la capacità di validazione umana dei contenuti generati dall’IA, la gestione del cambiamento indotto dall’integrazione tecnologica e le interazioni interpersonali, tra cui il coaching e il mentoring. Le discussioni sul “lato umano dell’IA” e sulle competenze uniche evidenziano la consapevolezza che l’integrazione dell’IA nel mondo del lavoro non riguarda solo la tecnologia, ma anche la gestione del cambiamento e lo sviluppo delle competenze umane. Concentrarsi sulle paure, le competenze umane e la gestione del cambiamento suggerisce una comprensione olistica dell’impatto dell’IA, che va oltre la semplice automazione. Un altro punto chiave emerso dal workshop è stata la necessità di implementare strategie di talent management innovative, che includano programmi di upskilling mirati e la ricerca di competenze specialistiche anche al di fuori dei percorsi professionali tradizionali.
Oltre a questo workshop specifico, il summit ha ospitato ulteriori sessioni interattive gestite dagli sponsor dell’evento, incentrate sui quattro pilastri tematici: sostenibilità e benessere, innovazione tecnologica, metodologie formative e sviluppo del business. È probabile che anche in questi contesti sia stato affrontato, in diverse prospettive, l’impatto dell’IA sui rispettivi ambiti. Lo Startup Showcase stesso ha rappresentato un’opportunità concreta per osservare l’IA in azione attraverso le presentazioni delle startup EdTech e HRTech partecipanti. Ad esempio, ProfessionAI, una delle startup presenti, suggerisce un focus specifico sull’applicazione dell’IA nel contesto professionale. Altre startup, come Zick Learn, utilizzano l’IA per offrire soluzioni innovative di microlearning destinate alla formazione aziendale. Talentware, invece, propone soluzioni HR avanzate basate sull’IA per la gestione dei talenti e lo sviluppo delle competenze all’interno delle organizzazioni. Anche MatchGuru sfrutta le potenzialità dell’IA per facilitare l’incontro tra professionisti di talento e aziende attive nel settore IT, mentre Klaaryo sembra operare nel settore della formazione e delle risorse umane, con la potenziale integrazione di soluzioni basate sull’IA. La partecipazione di numerose startup che integrano l’IA nelle loro offerte dimostra come questa tecnologia stia diventando un elemento fondamentale per l’innovazione nel settore della formazione e delle risorse umane. La presenza di diverse startup che basano i loro prodotti o servizi sull’IA indica una tendenza consolidata e una forte fiducia nel potenziale di questa tecnologia nel settore.
Implicazioni e Prospettive
I risultati dell’indagine IPSOS e le discussioni del summit evidenziano la necessità di affrontare proattivamente opportunità e sfide dell’IA nella formazione. L’IA può aumentare l’efficienza, personalizzare l’apprendimento e innovare la formazione, ma preoccupa la potenziale perdita di posti di lavoro, richiedendo riqualificazione. Il settore della formazione ha un ruolo chiave nell’accompagnare individui e aziende in questa transizione, fornendo competenze per interagire con l’IA. La collaborazione tra aziende, istituzioni e fornitori di tecnologia è essenziale per sfruttare il potenziale dell’IA nella formazione. L’equilibrio tra ottimismo e preoccupazione richiede un approccio strategico per massimizzare i benefici dell’IA mitigando i rischi tramite formazione e riqualificazione.
Il ruolo della formazione nel futuro dell’IA
Durante il Summit, Kevin Giorgis, presidente di Ecosistema Formazione Italia, ha sottolineato l’importanza della formazione per affrontare le sfide dell’IA: “Viviamo in un’epoca di grandi evoluzioni e la formazione ha un ruolo centrale che non possiamo ignorare. Per non subire i cambiamenti di un mondo che corre sempre più veloce, la formazione tradizionale non è più sufficiente”.
Conclusione
L’Innovation Training Summit 2025, oltre a fungere da “palco” per la presentazione dell’indagine IPSOS, ha dunque ribadito la necessità di un approccio equilibrato all’IA, in cui tecnologia e competenze umane possano coesistere e potenziarsi reciprocamente. Il futuro dell’IA non sarà solo una questione di automazione, ma di collaborazione tra persone e macchine, con la formazione come elemento chiave per garantire un’adozione consapevole e responsabile.
















