Telefonini, schede telefoniche e droga introdotte all’interno del carcere di Foggia. Due agenti della Polizia Penitenziaria di Foggia in servizio presso il carcere del capoluogo dauno sono stati arrestati questa mattina dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in collaborazione con il personale della Polizia Penitenziaria della locale Casa Circondariale.
Le indagini hanno evidenziato come i due agenti avrebbero introdotto all’interno della struttura penitenziaria telefoni cellulari e schede SIM. Inoltre, uno dei due è anche indiziato per aver introdotto sostanze stupefacenti, successivamente cedute ai detenuti, dietro compensi economici.
In particolare, è stata disposta:
• una misura cautelare in carcere;
• una misura interdittiva di sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di un anno.
I provvedimenti, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, sono il risultato di complesse attività investigative condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e dal Gruppo della Guardia di Finanza di Foggia, con il supporto del N.I.C. – Nucleo Investigativo Regionale Puglia e Basilicata e del Reparto della Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Foggia.
Nello stesso contesto investigativo, sono stati denunciati a piede libero altri sei soggetti per il reato di accesso indebito a dispositivi mobili: cinque detenuti e un libero professionista.