Dopo tre mesi necessari per la conclusione delle indagini sull’incidente stradale in Albania di “Qafa e Kosovicës” che l’8 agosto ha portato all’arresto di Michele D’Angelo, 44enne sanseverino e professore di Biologia dell’Università dell’Aquila, stimato accademico con una lunga carriera di ricerca e insegnamento.
Nelle scorse settimane il Sindaco di San Severo Lidya Colangelo aveva indirizzato un accorato appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esprimere tutta la preoccupazione relativamente a una vicenda che ha interessato d’Angelo.
E’ notizia di queste ore dell’avvio delle procedure per la sua rimessa in libertà: Michele D’Angelo era detenuto dallo scorso mese di agosto in Albania (dove era in vacanza con la compagna Vanessa) a causa delle conseguenze di un sinistro stradale.
“Siamo particolarmente felici di questa notizia – dichiara il Sindaco di San Severo – e ci auguriamo di rivedere quanto prima a San Severo il nostro concittadino. Ringrazio pubblicamente l’ambasciata italiana, il corpo consolare, il Ministero degli Esteri per essersi attivati ed aver svolto un lavoro magari silenzioso, ma indispensabile in ogni fase di questa complessa vicenda. Il nostro pensiero più affettuoso va non solo a Michele, ma anche alla sua famiglia ed alla compagna Vanessa: sono state settimane delicatissime, a volte tristi e dolorose, tanti giorni sono trascorsi nell’attesa di una bella notizia che finalmente è arrivata. Presto abbracceremo Michele che così potrà riprendere il suo lavoro e la sua attività di ricercatore e docente presso l’Università dell’Aquila”.







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