Dopo un quarto di secolo, Toritto ha ritrovato la sua sfida più emozionante: il Torneo dei Rioni è tornato a infiammare i cuori, riportando in vita una tradizione che ha segnato generazioni. Sul campo “Fiorillo-Ancona”, i sei rioni storici del paese si sono affrontati con grinta e passione, in partite che hanno fatto rivivere l’orgoglio e lo spirito di comunità di un tempo.
Chiesa Madre San Nicola (la Cattedrale), Carmine, San Giuseppe, Madonna della Stella, Neviera e Pozzo di Ferro: ognuno ha portato in campo la propria storia, la propria identità e il tifo caloroso dei cittadini. E alla fine, a sollevare il trofeo è stata la Neviera, che ha superato in una finale combattuta la coraggiosa Stella, conquistando la gloria e l’ovazione dei presenti.
Il torneo non è stato solo sport: è stata una festa della comunità, un ritorno alle origini, dove atleti e famiglie hanno condiviso emozioni, risate e tifo appassionato. Un’impresa resa possibile dall’impegno del direttivo dell’Associazione Equilibrium Toritto, guidato dal presidente Donato Lavecchia, con il sostegno instancabile di Gianni Chiarappa, Nicola Proscia, Giuseppe Iacovelli, Paolo Stragapede e Branà Vito.
Il Torneo dei Rioni affonda le radici negli anni ‘80, quando la creazione dei rioni segnò un nuovo capitolo della storia cittadina. Ogni rione porta con sé secoli di storia e cultura popolare.
La Neviera, custode della neve e del ghiaccio, rappresenta il simbolo delle antiche attività pastorali della Murgia mentre Pozzo di Ferro prende il nome dal vecchio pozzo in ferro di Largo Cadorna, memoria delle vicende urbane e sociali del paese. Carmine è protetto dalla Madonna del Carmine, amata dai fedeli e dai muratori, mentre la Chiesa Madre – San Nicola costituisce il cuore storico e spirituale di Toritto con la chiesa matrice che domina il paese dal 1410. San Giuseppe nasce attorno all’omonima chiesa costruita tra il 1924 e il 1927, diventando simbolo della resilienza cittadina, e infine la Madonna della Stella affonda le sue radici in epoche antichissime, dall’epoca dei sacelli pagani fino alla donazione del 1092 ai Benedettini del monastero di San Lorenzo.
Il ritorno del Torneo dei Rioni ha dimostrato che lo sport può essere memoria e identità, passione e orgoglio, legando passato e futuro in un unico filo rosso. Tra goal, emozioni e applausi, Toritto ha ricordato che il legame tra cittadini e rioni è eterno, pronto a infiammarsi di nuovo ad ogni sfida.
La Neviera ha vinto, ma a vincere davvero è stata tutta Toritto: una comunità che sa onorare la propria storia, celebrare le proprie tradizioni e trasmettere alle nuove generazioni l’amore per il proprio paese.















