21 Nov 2025

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Legambiente al prossimo Consiglio Regionale: “Ambiente chiave per la Puglia del futuro”

L’ambiente non è solo un patrimonio naturale da tutelare: rappresenta una risorsa strategica per il futuro della Puglia, capace di influenzare positivamente economia, agricoltura e turismo. È da questa convinzione che parte Legambiente Puglia, presentando ai candidati del nuovo Consiglio regionale 12 impegni per i primi 12 mesi di legislatura, con l’obiettivo di guidare la regione verso una vera transizione ecologica, sostenibile e competitiva.

Secondo l’associazione, la Puglia oggi si trova davanti a un bivio: continuare con un modello economico basato su fonti fossili e consumi ambientali elevati, oppure puntare sulle rinnovabili, sulla rigenerazione urbana, sulla tutela della biodiversità e sulla riconversione industriale green. Il messaggio è chiaro: “Una Puglia che non subisce il futuro, ma lo guida”.

Crisi idrica: un’emergenza storica

Tra le priorità indicate da Legambiente, spicca la gestione dell’acqua, tema oggi più che mai urgente. La Puglia è infatti da sempre una delle regioni italiane con maggiore carenza idrica strutturale, aggravata negli ultimi anni da cambiamenti climatici, scarsa capacità di raccolta delle acque piovane e perdite nella rete idrica.

Senza un piano concreto di adattamento climatico e investimenti sulle risorse idriche, rischiano di essere compromessi settori trainanti come l’agricoltura – già messa in ginocchio dalla siccità – e il turismo, che dipende dalla qualità ambientale e paesaggistica.

Legambiente propone di: sostenere coltivazioni a basso consumo d’acqua, rigenerazione del suolo e agricoltura resiliente; intervenire sulla rete idrica regionale per ridurre le dispersioni; favorire la gestione responsabile dell’acqua nelle aziende agricole e nei comuni.

Le 12 proposte di Legambiente

🔹 1. Decarbonizzazione delle aree industriali

Richiedere nelle sedi istituzionali tempi certi per la transizione degli stabilimenti di Taranto, Brindisi e Manfredonia: passaggio ai forni elettrici e al DRI, sviluppo dell’idrogeno verde e un ampio programma di bonifiche nelle aree industriali dismesse.

🔹 2. Comunità Energetiche Rinnovabili

Promuovere l’autoproduzione energetica nei comuni, con particolare attenzione a scuole e famiglie vulnerabili. Sostenere la diffusione delle CER in tutti i Comuni. Le rinnovabili devono diventare un pilastro di equità sociale.

🔹 3. Riforma delle aree protette

Riscrivere la normativa su parchi e riserve introducendo governance tecnica qualificata, collegamenti con Rete Natura 2000, apertura al terzo settore e nuovi strumenti per tutelare la biodiversità.

🔹 4. Piano regionale per l’economia circolare

Approvare un piano rifiuti basato su riduzione, riuso e riciclo; attivare centri del riuso in ogni ARO; sostenere filiere locali, cooperative sociali e comunità solidali contro gli sprechi.

🔹 5. Mobilità sostenibile urbana

Realizzare un piano regionale per città 30, strade scolastiche sicure, ciclabilità diffusa, trasporto pubblico elettrico e reti di “raggi verdi” urbani.

🔹 6. Legge contro il consumo di suolo

Stop alla cementificazione: nel 2024 la Puglia ha consumato 818 ettari di suolo. È urgente fermare la nuova cementificazione, migliorare gli strumenti di pianificazione, puntare sulla rigenerazione urbana e rendere obbligatorio il censimento degli immobili abbandonati per restituire loro una nuova vita.

🔹 7. Agricoltura resiliente

Sostenere coltivazioni a basso consumo idrico, rigenerazione dei suoli, carbon farming, recupero dei terreni abbandonati e ricambio generazionale nelle aziende agricole.

🔹 8. Adattamento climatico urbano

Mappare le isole di calore con termocamere; avviare interventi di depaving, ombreggiamento, nuovi alberi e microforestazioni; rafforzare il monitoraggio delle specie chiave, tra cui la tartaruga marina Caretta caretta.

🔹 9. Green Jobs

Sistema integrato tra istruzione, imprese e istituzioni per creare occupazione verde. Creare un sistema integrato per formare nuove professionalità verdi; attivare incentivi per startup e innovazione ecologica. L’Osservatorio e il Tavolo Operativo di Legambiente possono offrire un contributo determinante.

🔹 10. Puglia hub verde del Mediterraneo

Sviluppare una piattaforma euro-mediterranea per energie rinnovabili, portualità sostenibile, logistica a basse emissioni, cooperazione scientifica e gestione responsabile delle risorse idriche.

🔹 11. Partecipazione democratica

Istituire tavoli di confronto su clima, energia, rifiuti, biodiversità e pianificazione territoriale per garantire processi partecipativi autentici e trasparenti in ogni grande decisione pubblica.

🔹 12. Bilancio ambientale annuale regionale

Introdurre un bilancio annuale che misuri emissioni, qualità dell’aria, consumo di suolo, biodiversità, acqua, rifiuti, mobilità sostenibile e stato delle bonifiche, con pubblicazione online in piena trasparenza.

Verso una Puglia più verde, giusta e competitiva

Secondo Legambiente, questi interventi portano benefici concreti e misurabili:

✔ Creano occupazione stabile e qualificata;
✔ Difendono la salute dei cittadini e la tutela ambientale;
✔ Rendono la regione più attrattiva per investimenti e turismo;
✔ Rafforzano la democrazia attraverso partecipazione e trasparenza.

La prossima legislatura regionale rappresenta una sfida cruciale: trasformare la Puglia da regione in emergenza climatica a modello nazionale di transizione ecologica. Legambiente chiede ai candidati di assumere pubblicamente questi 12 impegni concreti, uno per ogni mese del primo anno di governo.

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Redazione
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