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La UGL accende i riflettori sulla difficile situazione occupazionale che coinvolge tre lavoratori precedentemente impiegati presso lo stadio “Erasmo Iacovone” di Taranto. In attesa della riapertura dell’impianto sportivo – prevista non prima del 2026 – i dipendenti erano stati temporaneamente assegnati a Kyma Ambiente tramite agenzia interinale. Da venerdì scorso, però, solo uno dei quattro ha ricevuto la proroga del contratto, mentre gli altri tre sono rimasti senza impiego.
La denuncia arriva direttamente dal Segretario Provinciale UGL Igiene Ambientale, Cira Basile, che ha formalizzato la richiesta con una nota indirizzata al sindaco e agli assessori competenti. Secondo il sindacato, nonostante la problematica sia stata più volte segnalata anche verbalmente a membri dell’Amministrazione e del Consiglio comunale, non sarebbe arrivata alcuna risposta ufficiale.
UGL: «Silenzio incomprensibile e irrispettoso»
«Il silenzio istituzionale è incomprensibile e profondamente irrispettoso nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie», dichiara Basile, evidenziando come Kyma Ambiente starebbe procedendo a nuove assunzioni pur avendo lasciato senza contratto personale già formato e impiegato.
Una scelta che, secondo il sindacato, viola i principi di equità e la clausola sociale, soprattutto considerando che l’impianto non è ancora operativo e la riapertura è attesa tra circa due anni. Situazione, quella tarantina, che diventa ancora più delicata se rapportata alle recenti dichiarazioni istituzionali sulla necessità di tutelare l’occupazione nell’ex Ilva.
Calabrese: «Mancanza di trasparenza e di rispetto»
Il Segretario Territoriale UGL, Alessandro Calabrese, sottolinea che l’Amministrazione avrebbe dimostrato «scarsa attenzione nella scelta degli interlocutori», lamentando anche la mancanza di riscontro alle richieste ufficiali.
«Come si può difendere il lavoro in ex Ilva – chiede Calabrese – e allo stesso tempo ignorare tre famiglie lasciate senza impiego da una partecipata comunale?»
Verso proteste e azioni sindacali
In assenza di risposte concrete, la UGL ha annunciato che si riserva di avviare iniziative sindacali e istituzionali, sollecitando un incontro urgente per definire una soluzione e garantire la continuità occupazionale ai lavoratori, in vista della riapertura dello Stadio Iacovone.
