18 Dic 2025

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Poggiardo, il borgo salentino e la sua antica storia

In Puglia, in provincia di Lecce, annoverato tra i Borghi Autentici d’Italia, sorge il trecentesco “Poggiardo”.  L’origine dell’antico borgo sarebbe legata ad una leggenda che narra della distruzione, nel 1156 da parte dei Goti, della città messapica Bastae, l’odierna Vaste. I superstiti di tre casali, Casicalvi, Soranello e Puzze, avendo deciso di unirsi in un unico centro, affidarono ad un bue, lasciato appositamente libero di pascolare, il compito di individuare il luogo dove costruire il nuovo abitato.  Nacque così “Podium Arduum”, o “Poggio Arduo“, in riferimento alla Serra di Poggiardo, una zona collinare del Salento meridionale, di interesse storico-ambientale e dal fantastico paesaggio variegato, che fa parte dell’area delle Serre Salentine.

Si narra che, a seguito di diverse dominazioni, per Poggiardo seguì un lungo periodo di sviluppo e di crescita sotto il regno di Giovanna II d’Angiò, regina di Napoli, quando vennero costruite le mura e il castello per difendersi dagli attacchi saraceni. A partire dalla metà del 1400 il territorio, divenuto feudo, fu affidato ai duchi Guarini che, a seguito della distruzione della vicina Castro per mano saracena, provvidero alla fortificazione delle mura e del torrione del palazzo. Il trasferimento della sede vescovile nel 1537 accrebbe notevolmente l’importanza del borgo dal punto di vista artistico e architettonico, vissuto principalmente da nobiltà e alte cariche religiose. In questo momento storico fiorirono ville e palazzi gentilizi riccamente decorati, edifici di ordine religioso, oltre a monumenti di imponente architettura.

CENTRO STORICO E MONUMENTI

Nel Seicento Poggiardo divenne importante centro commerciale e sede di un mercato che faceva riferimento a tutta l’area salentina orientale. Il fiabesco e ben conservato centro storico di Poggiardo appare costellato di antiche case posizionate “a corte”, e dalle strette e silenziose viuzze mantenute vive dalle attività quotidiane e artigianali. Tra i monumenti spiccano il Castello, o Palazzo Ducale Guarini con annessa la Torre Angioina di forma circolare, e il rappresentativo Palazzo Vescovile risalente al ‘500, utilizzato dapprima come caserma e poi come tabacchificio. Annessa al Palazzo Guarini è la Villa, chiamata “Giardino d’Europa”, in stile inglese, ricca di diverse specie di piante mediterranee nonché di piccole grotte. Palazzo Episcopo è un notevole edificio storico situato a Poggiardo, nell’omonima piazza visibile per la sua lunga balconata con finestre. Si sviluppa su due piani, di cui l’inferiore è oggi adibito a uffici e a negozi, mentre il superiore ospita case private. A fare da guardia su piazza Episcopo sono delle “Sentinelle”, due torri utilizzate in passato come “coffee house”.

CASTELLO O PALAZZO GUARINI

Il Palazzo Guarini venne edificato nella metà del XV sec. come fortezza a scopo decisamente di sorveglianza e difensivi del territorio, come testimoniato anche dalla presenza della torre Angioina. Nel corso del Quattrocento il Palazzo subì una trasformazione importante per diventare una sontuosa residenza nobiliare. Il fossato che circondava la struttura venne riempito di terreno e trasformato in giardino e agrumeto.

CHIESE

Nel ricco patrimonio religioso è annoverata la Chiesa Matrice di San Salvatore risalente al 1300, autentico tesoro storico-religioso. Nel Settecento ha subito un significativo intervento di ristrutturazione che le ha conferito uno stile barocco rappresentato dagli stucchi del soffitto decorato ed affrescato, donando un ambiente di sacralità e bellezza, e dalla facciata principale ornata con dettagli artistici e decorazioni, per l’appunto barocchi. Lo stemma civico, con un bovino al pascolo, testimonia poi le radici agricole della comunità. Una volta entrati all’interno della Chiesa di San Salvatore, ci si trova immersi in un’atmosfera di spiritualità, con una navata unica a croce latina, tre profonde cappelle, ognuna con la propria storia e devozione, e importanti opere d’arte e tele preziose. Spiccano gli altari dedicati a San Luigi Gonzaga e a Sant’Oronzo, figure di grande religiosità locale. Un altro edificio religioso di rilevante importanza religiosa è la Chiesa di San Francesco sita nel cuore del paese. Anch’essa presenta uno stile barocco, semplice ed elegante allo stesso tempo. Al suo interno si possono ammirare altari in pietra leccese, statue e decorazioni che testimoniano la devozione popolare e l’importanza della chiesa per la comunità locale. Infine, la cripta di Santa Maria degli Angeli scoperta solo nel 1929 e restituita alla cittadinanza dopo importanti lavori di restauro.

IL MUSEO DI POGGIARDO

Non meno importante è il Museo di Archeologia, ospitato nel Palazzo Baronale in Piazza Dante. Al suo interno può essere ammirata una rappresentazione gigantografica della cinta muraria della civiltà messapica di Vaste, oltre una vasta collezione di reperti, inclusi utensili domestici, ricchi corredi delle tombe a sarcofago, nonché le tipiche “”trozzelle”” a decorazione geometrica o floreale delle sepolture femminili. Il percorso museale ripropone, tramite ricostruzioni e plastici, momenti della vita quotidiana delle antiche popolazioni del territorio. Vengono, infine, organizzate mostre temporanee e workshop educativi che permettono ai visitatori di immergersi completamente nelle antiche tradizioni locali.

TURISMO ED ECONOMIA

Poggiardo, essendo ubicato su una fertile pianura, ha una economia basata sull’agricoltura di cereali, tabacco, viti ed ulivi anche se, già dalla fine degli anni ’90, ha cominciato a prendere piede il turismo archeologico, attratto dalle diverse grotte carsiche presenti nel territorio circostante, oggi ricche di stalattiti e stalagmiti. Una vasta area archeologica è quella del “Parco dei Guerrieri”, nel territorio di Vaste, frazione di Poggiardo, che racchiude numerosissime testimonianze di quella che si pensa essere stata la più importante Città Messapica. Poggiardo, peraltro, vanta un importante patrimonio naturale fatto di fitti boschi di lecci, pini, erbe aromatiche e piante tipiche della macchia mediterranea. Un habitat anche favorevole a rare specie di fauna locale, che lo rendono un paradiso incontaminato. Il tutto a due passi dalla costa salentina, dove acqua cristallina, sole e aria fresca la fanno da padroni. Infatti, solo a pochi minuti ci si trova immersi in ampie spiagge sabbiose, intervallate da affascinanti scogliere a picco sul mare, come la nota Santa Cesarea Terme, affacciata sull’Adriatico dalle eleganti linee orientali, ricca di grotte naturali e di centri termali di primaria importanza, assolutamente da visitare.

GASTRONOMIA E TRADIZIONI

Gli eventi durante l’anno, che arricchiscono la vita sociale di Poggiardo sono tantissimi, tra festival e sagre, soprattutto nel periodo estivo.  Una delle feste più attese e sentita è quella dedicata a San Giuseppe da Copertino, durante la quale avviene la benedizione degli alimenti tipici delle “Taule te San Ciseppe”, e la relativa degustazione, tra le vie cittadine, affidata alle mani sapienti ed esperte delle donne del paese. Nella frazione di Vaste si celebrano i Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, i tre fratelli che, nella prima metà del 200 d. C. furono perseguitati in quanto cristiani. Il 13 Giugno si festeggia Sant’Antonio da Padova, tra celebrazioni liturgiche e una grande fiera della gastronomia e dell’artigianato tradizionale. Il 26 e 27 settembre vengono onorati i Santi Medici Cosma e Damiano, con la fiera degli ortaggi.  Di grande rilevanza è la Sagra “de lu Cranu Stumpatu”, l’11 e il 12 Agosto, a base di grano bollito nelle apposite “pignate”, e condito con soffritto di prezzemolo, cipolla verde e pepe, con l’aggiunta di legumi e verdure varie, uno dei piatti poveri della cultura contadina. E per finire in dolcezza, zeppole e una fetta del tipico pane a forma di grossa ciambella con finocchi e arance.

Evelina Giordano
Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”

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Evelina Giordano
Evelina Giordano
Evelina Giordano, Pubblicista dal 2009, Founder Gruppo “Ovunque Puglia”, Responsabile Attività culturali del Cesvir (Centro economia e sviluppo italo-russo), Direttore del Festival dell’Arte russa a Bari e in Puglia e del Festival dell’Arte pugliese in Russia.

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