Partita bella e vivace quella odierna tra foggia e Brescia e terminata col risultato di pareggio. Equilibrio dal primo all’ultimo minuto di gioco. Equilibrio tecnico, tattico e di occasioni: sono tredici i tiri del Foggia contro i dodici degli ospiti. Un Foggia che ancora una volta fa bel gioco ma non porta a casa bottino pieno. Questa volta è stata una ingenuità del proprio difensore Camporese a rovinare tutto.

Ma andiamo con ordine.

Primo tempo

Sono bastati pochi minuti di studio al Foggia per passare in vantaggio al 5′ con Mazzeo. Mentre ne sono serviti altri dieci al Brescia per recuperare e portarsi sull’uno a uno. E’ stato un primo tempo bello vivace, ricco di capovolgimenti di fronte e occasioni per le due squadre. La più clamorosa quella del 37′ che ha visto l’undici di mister Grassadonia provare due volte a segnare: prima con tiro potente di Gerbo, respinto dall’estremo bresciano e poi con il tiro in mezza sforbiciata di Ranieri che si stampa sulla traversa.

Equilibrio che si esplicita anche nei dati statistici che vedono i due club con cinque tiri a testa.

Secondo tempo

Il Foggia riparte forte e segna subito il goal del due a uno. La squadra di Grassadonia sviluppa gioco in scioltezza, verticalizza a più riprese e conferma l’ottimo stato di forma.

E’ bastata poi una sciocchezza di Camporese a compromettere tutto. L’espulsione del difensore lascia la squadra in inferiorità e Grassadonia deve velocemente ritrovare un assetto in grado di difendere il risultato di vantaggio. Dopo un iniziale 4,3,2 il Foggia si dispone con 4,4,1.

Brescia prende coraggio e porta la pressione sull’area rossonera ma la partita resta bella e vivace: il Foggia nonostante le evidenti difficoltà dovute all’inferiorità numerica prova sempre ad uscire dalla propria area palla al piede e a creare occasioni. Inevitabile il pareggio bresciano su una bella punizione di Tremolada. Ma il FOggia non demorde mai e come si scriveva prima le occasione non mancano neanche dopo l’espulsione. Ne spreca una con Iemmello in area piccola che di testa manda in alto e poi a tempo ormai abbondantemente scaduto Kragl su punizione potrebbe riportare i padroni di casa in vantaggio, la sua punizione sotto la barriere è insidiosa ma l’estremo bresciano sfiora quanto basta per mandarla fuori.

Un vero peccato questo terzo pareggio di fila per il satanelli. L’undici di Grassadonia ha mostrato anche in inferiorità compattezza e facilità di gioco.

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Fabio Paparella
Giornalista pubblicista dal 2008. Ha scritto per Cuore Impavido (periodico universitario), Puglia d'oggi e Puglia in che dirige dal 2009. Appassionato di Puglia e innamorato di Bari, dove vive e lavora come funzionario Anci Puglia. Fondatore dell'associazione Scritture digitali. Cerca qualcuno disposto a cambiare insieme lo stato delle cose...