Tra punti d’oro per il Foggia che, nell’anticipo di questa sera ha superato il Cosenza con un’autorete nel primo tempo. Una gara brutta e nervosa, con diversi ammoniti e continui falli a centrocampo, senza troppe emozioni e tanta sofferenza in un finale con il cuore in gola per i tifosi che hanno assiepato lo Zaccheria.

Il primo problema di Padalino è a centrocampo, con Deli acciaccato ed in panchina, Gerbo e Busellato squalificati. Il tecnico del Foggia torna ad affidarsi alla difesa a 3, con Zambelli e Kragl sulle fasce, Greco ed Agnelli a fare da schermo di centrocampo davanti alla difesa ed affidando a due trequartisti come Galano e Chiaretti alle spalle di Iemmello.

Il primo tempo non è bellissimo, anzi! Ma la posta in palio non lascia troppo spazio all’estetica. Dopo pochi minuti ci prova Iemmello, ma senza fortuna, mentre i tifosi rossoneri si spaventano quando Mungo spara alto da ottima posizione mandando alle stelle una clamorosa occasione da rete.

Chiaretti ci prova da lontanissimo, ma non è Kragl ed il suo sinistro è debole. Proprio il tedesco si procura una punizione al 20′ da posizione molto defilata a sinistra. Il suo sinistro è forte e teso, Agnelli si tuffa ma non ci arriva, la palla sbatte su Dermaku e finisce in rete.

Kragl ci prova ancora, ma questa volta il suo sinistro non fa male, ed il Foggia riesce a gestire senza troppi problemi il risultato, lasciando in avanti solo le briciole agli avanti calabresi.

Galano gira e corre, ma è fuori forma e fuori dagli schemi e si vede. La difesa a volte balla, ma il Cosenza non riesce a farsi davvero pericoloso, ed il primo tempo si conclude senza altri scossoni.

Nella ripresa la trama tattica non cambia. Nei primi minuti il Cosenza ci prova. Fa girare la palla e cerca soprattutto una soluzione offensiva con Tutino (che all’andata ha punito il Foggia con una doppietta). Garritano ha la sua prima occasione quando supera Zambelli e va alla conclusione di sinistro, ma senza centrare la porta di Leali.

Padalino cambia il Foggia richiamando un deludente Galano e manda in campo Marcucci. Poco dopo Ngawa sostituisce Greco che non ha ancora i 90′ nelle gambe. Kragl va a fare il centrale, con Ngawa esterno in un centrocampo in emergenza che ora ha in Marcucci il suo fulcro centrale. Agnelli fa l’uomo d’ordine e Zambelli ci mette la sua esperienza per tenere a freno le incursioni del Cosenza, che prova a sfondare soprattutto dalla sua parte.

Nel finale Chiaretti (anche lui deludente) lascia spazio a Mazzeo con un Foggia che si mette a due punte. Ci si mette anche la paura di vincere, ed un Cosenza che non ci sta a perdere dopo tre vittorie di fila. Il Foggia soffre e non riesce a ripartire, ma i calabresi non è che facciano molto di più. Ed allora bisogna stringere i denti e resistere. Leali non corre grandi pericoli, ma il Foggia si chiude ed arretra troppo.

UNA VITTORIA DI CUORE

Questa volta però il risultato non cambia ed arriva una vittoria fondamentale per i pugliesi, che si rilanciano in classifica.

Padalino alla vigilia del match aveva chiesto una vittoria di cuore e personalità. Ed è arrivata una vittoria sofferta, ma meritata. Giocata con grinta e da squadra, senza troppa tecnica e nessun spazio per i fronzoli.

Molto bene Agnelli (dopo le ultime prestazioni negative) ed il rientrante Zambelli, ottima la prova di Greco, positivo Ngawa a sinistra. Sotto la sufficienza la prestazione di Galano e Chiaretti, con Ranieri e Billong che non hanno disputato la loro miglior partita. Qualche incertezza anche per Leali che, nei momenti topici del match ha però dato sicurezza al reparto arretrato. Iemmello quasi mai servito ha corso tanto, bene nel finale, ma che peccato quell’occasione in pieno recupero. Kragl la solita certezza sulla fascia sinistra.

Ed è forse così che il Foggia deve fare per tirarsi fuori dalle risacche di una classifica troppo cattiva con i pugliesi.

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Roberto Mastrangelo
Coordinatore Redazionale del progetto PugliaIn.net. Socio fondatore dell'Associazione Scritture Digitali, in passato giornalista per il Movimento, Roma, il Patto, il Resto, l'Indipendente, Puglia d'Oggi, Cerca la domanda scomoda da fare nel momento peggiore.