09 Ott 2025

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Le Grotte di Castellana diventano una base lunare con le missioni spaziali simulate CARE 1 e CARE 2

Le Grotte di Castellana si preparano a ospitare un evento di rilevanza internazionale e scientifica: dal 10 al 26 ottobre, le eccezionali cavità carsiche saranno la sede della missione “Commercial Analog Astronaut Mission” (CAAM), organizzata dall’associazione no-profit Space Pioneers.

Note anche come ANALOG (Analog Astronaut Missions on Earth), sono simulazioni spaziali condotte in ambienti terrestri controllati con un altissimo grado di fedeltà. Le Grotte sono state scelte per l’isolamento da esseri umani e l’assenza di luce solare, ma soprattutto per le loro condizioni climatiche e morfologiche uniche, capaci di replicare alcune delle caratteristiche fondamentali dell’habitat del terreno lunare, offrendo un laboratorio naturale per la ricerca d’avanguardia.

Le missioni si articoleranno in due fasi distinte. La prima, denominata CARE-1 (Commercial Astronaut Research for Earth – 1 Commercial Analog Astronaut Mission), si svolgerà dal 10 al 12 ottobre. Seguirà la CARE-2 (Commercial Astronaut Research for Earth – 2 Commercial Analog Astronaut Mission), che avrà luogo dal 13 al 26 ottobre.

Protagonisti di queste simulazioni saranno Tommaso Tonina, Presidente di Space Pioneers e co-fondatore della startup Frontier Space Technologies, e Andrea Rubino, Space Engineer e PhD Candidate al Politecnico di Bari. Al centro delle sperimentazioni ci sarà una ricerca unica al mondo e fondamentale per il futuro programma ARTEMIS (NASA).

Per la prima volta nella storia, sarà sperimentata l’inoculazione di regolite lunare artificiale con funghi, specificatamente del genere Trichoderma, per rendere il suolo lunare fertile e trasformare la “polvere lunare” in un substrato vitale per la crescita di piante, un passo cruciale per lo sviluppo dell’agricoltura fuori dal pianeta. Le missioni includeranno anche il testing di terreno lunare simulato ad altissima fedeltà chimica e fisica, fornito da SolSys Mining (Norvegia), partner che ha firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con Space Pioneers. Saranno inoltre testate, per la lunga durata, tute REA Space, intra-veicolari fabbricate con materiali innovativi, saranno compiuti anche esperimenti sulla misurazione dei raggi cosmici.

L’obiettivo primario delle CAAM è portare a termine diversi esperimenti legati allo spazio, che devono essere perfezionati prima di essere testati definitivamente, e sviluppare linee guida e metodologie replicabili per la sopravvivenza autonoma in ambienti estremi, che saranno utili non solo per future missioni spaziali, ma anche per l’adattamento umano a condizioni estreme sulla Terra. Durante il periodo di isolamento all’interno delle Grotte verranno testati anche protocolli di isolamento, privazione della luce naturale, regimi alimentari a base di nutrizione liofilizzata e programmi di allenamento astronautico.

L’iniziativa, che vanta anche un MoU con EMBRAPA – Corporazione Brasiliana di Ricerca Agricola e collaborazioni con numerose università e centri di ricerca italiani e internazionali, si rivolge a un ampio pubblico. Attraverso eventi pubblici e attività educative in programma, le missioni offriranno un’occasione di crescita culturale e formativa, contribuendo a rafforzare il ruolo dell’Italia – e della Puglia in particolare – nell’innovazione e nella ricerca in ambito aerospaziale.

Le dichiarazioni durante la presentazione

“Collaborare ad una sperimentazione che guarda al futuro, è per noi motivo di grande gioia – ha sostenuto Domi Ciliberti sindaco di Castellana Grotte – L’abbiamo già fatto con la nascita della prima fattoria acquaponica d’Europa, torniamo a farlo con gli occhi rivolti allo Spazio. Dal primo momento ci siamo attivati per soddisfare la richiesta del Politecnico e per definire il ruolo delle grotte in questa missione internazionale che tanto prestigio porterà al sito carsico e a tutta la città. Le grotte di Castellana possono e devono diventare un importante punto di riferimento scientifico, una casa per i ricercatori che vogliono indagare e migliorare la Terra in cui viviamo”.

“Siamo orgogliosi di ospitare, ancora una volta, un’iniziativa di respiro internazionale che unisce ricerca scientifica, innovazione e visione sul futuro – ha dichiarato Serafino Ostuni, presidente della società Grotte di Castellana srl – Le Grotte di Castellana si confermano non solo patrimonio naturale, ma anche laboratorio d’avanguardia, al servizio dell’esplorazione spaziale e della sostenibilità. Queste missioni rappresentano un passo storico per lo sviluppo dell’agricoltura lunare e rafforzano il ruolo della Puglia e dell’Italia nel panorama aerospaziale globale. Mi preme ringraziare il Rettore Emerito Francesco Cupertino e il Politecnico tutto, per aver valutato il nostro sito carsico nell’ambito di una sperimentazione così importante e delicata”.

“Ho sempre dichiarato e sostenuto che il sito delle grotte di Castellana, oltre a essere un meraviglioso luogo da visitare, deve essere considerato un laboratorio naturale dove permettere anche la sperimentazione scientifica – ha affermato Alessandro Reina, direttore del Comitato scientifico delle Grotte di Castellana srl – Questa è stata è sarà l’occasione per esercitare questa possibilità a dimostrazione che non sono il solo a credere in questo ruolo delle grotte. Grande infatti è stata la disponibilità dimostrata dall’amministrazione comunale e dalla società Grotte che si sono prodigati assieme agli altri partners, per sostenere logisticamente ed economicamente il progetto”.

“La missione di Analog Astronaut nelle Grotte di Castellana rappresenta un’esperienza straordinaria, in cui ricerca scientifica, innovazione tecnologica e formazione si incontrano in un contesto unico al mondo – ha detto Francesco Cupertino Rettore emerito e referente scientifico dell’iniziativa per il Politecnico – Ho sostenuto con convinzione questo progetto, sin dal suo avvio come Rettore del Politecnico di Bari, e continuo ad accompagnarlo perché credo profondamente nel suo valore strategico per la Puglia e per il Paese. Questa iniziativa dimostra come lo spazio non sia solo una frontiera lontana, ma un’opportunità concreta anche per le imprese non direttamente legate al settore aerospaziale, con importanti ricadute nelle applicazioni terrestri. Allo stesso tempo, è un potente strumento di orientamento e ispirazione per i giovani che si avvicinano agli studi STEM: un invito a guardare più in alto, ma con solide radici nella nostra terra”.

“Con le missioni CARE inauguriamo un nuovo capitolo nella storia della ricerca spaziale – ha detto Andrea Rubino, Space Engineer e PhD Candidate al Politecnico di Bari – Per la prima volta al mondo, un programma di missioni di astronauti analoghi nasce con una vocazione esplicitamente commerciale. Lo spazio e i suoi ambienti estremi replicati sulla Terra diventano così una piattaforma di ricerca e sviluppo per le aziende terrestri, un laboratorio in cui testare e validare tecnologie, materiali e procedure destinate a migliorare la vita delle persone sulla Terra nel breve periodo. La Puglia, con le Grotte di Castellana, diventa così un laboratorio planetario, un luogo in cui scienza, tecnologia e impresa si incontrano per costruire il futuro, sulla Terra e oltre”.

“In un’epoca in cui la frontiera spaziale è sempre più accessibile, il nostro obiettivo è portare i benefici dello spazio alle imprese e ai cittadini, accelerando l’innovazione e creando valore reale e immediato per il tessuto economico e sociale – ha sostenuto Tommaso Tonina presidente di Space Pioneers e co-fondatore della startup Frontier Space Technologies – Allo stesso tempo, ogni esperimento condotto nelle missioni CAAM (Commercial Analog Astronaut Mission) contribuisce al progresso scientifico globale, fornendo dati e protocolli utili alle future missioni lunari e marziane, e rafforzando la cooperazione internazionale in materia di ricerca spaziale. Come associazione no-profit, non perseguiamo profitto, ma lavoriamo per generarlo per chi collabora con noi: università, centri di ricerca, startup e aziende che vedono nello spazio una nuova frontiera per innovare, crescere e fare la differenza”.

L’iniziativa gode del patrocinio e del sostegno di Politecnico di Bari, Grotte di Castellana srl, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università Federico II di Napoli, UNIRIO – Federal University of Rio de Janeiro State, ESALQ/USP – Luis de Queiroz College of Agriculture, University of São Paulo, WSSU – Winston-Saem State University (USA), ASI – Agenzia Spaziale Italiana, AEB – Agenzia Spaziale Brasiliana, EMBRAPA (Brazilian Agricultural Research Corporation), CIA Puglia Area Due Mari, Protezione civile Regione Puglia, CNSAS Puglia, Intesa Sanpaolo, SolSys Mining, REA Space, Tiberino, MEIT, Carparelli, Aldes.

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