Vinicio Capossela sarà protagonista di due speciali appuntamenti dal vivo in Puglia il 28 e il 29 dicembre.
Domenica 28 dicembre alle ore 21 l’artista si esibirà al Duomo di Molfetta con un concerto unico dal titolo SANTI E INNOCENTI.
Tradizionalmente, nel Medioevo, la notte del 28 dicembre, dedicata ai santi innocenti, era notte delle cosiddette “feste dei folli”, ritualità di sovvertimento dell’ordine celebrate in chiesa: l’elezione del vescovo bambino, le feste asinarie, la nave dei folli sono tra le immagini allegoriche che più caratterizzano questa commistione tra sacralità e dissacrazione. Racconta Capossela. Ma i santi innocenti sono anche gli innocenti uccisi per decreto del potente; non si può non pensare, in questa celebrazione, alle migliaia di vittime innocenti a ogni angolo della terra. Nel 2024, 12000 bambini sono morti a causa di ordigni esplosivi, e 61353 i civili morti a causa delle guerre.
In questa situazione anche i santi, tradizionalmente intermediari nella cultura popolare tra l’essere umano e la protezione divina, non sanno più a chi votarsi. Il repertorio del concerto è costruito su canzoni che riguardano il culto popolare dei santi, l’innocenza, la morte e la festa.
Un evento fuori programma del Festival Viator, pensato appositamente per la location, in cui la musica del cantautore risuonerà tra le antiche mura della chiesa immergendo il pubblico in un’atmosfera poetica e sacrale. Sul palco insieme a Capossela ci saranno Alessandro “Asso” Stefana, Raffaele Tiseo e Giovannangelo De Gennaro.
Il concerto è gratuito ma per accedervi è necessario ritirare un invito presso l’Infopoint turistico della città (Corso Dante Alighieri, 112/114, 70056 Molfetta BA – aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30).
Lunedì 29 dicembre alle ore 21 in Piazza della Libertà a Ostuni è la volta invece di un grande spettacolo gratuito che vuole celebrare la festa e realizzarla attraverso un repertorio vario e imprevedibile, in linea con l’anima multiforme della festa, che attinge all’ampio repertorio caposseliano soffermandosi in particolare sull’ultimo album del cantautore SCIUSTEN FESTE N. 1965. L’artista sarà accompagnato da Alessandro “Asso” Stefana alle chitarre, Piero Perelli alla batteria, Andrea Lamacchia al contrabbasso e basso elettrico, Achille Succi al clarinetto, Michele Vignali al sassofono, Vincenzo Vasi al vibrafono, al theremin e alla voce, Irene Sciacovelli alla voce, con la partecipazione della performer Nadia Addis.
Un concerto travolgente e sfrenato per riprendersi il tempo della festa, anche – anzi soprattutto – quando la realtà sembra lontana dall’esserlo, per ricostruire, attraverso la sua gioia contagiosa e la sua energia esaltante, un’idea di collettività forte e unita, di importanza di partecipazione attiva alla vita.
La festa vive in uno spazio e un tempo separati dall’ordinario e per accedervi bisogna acconciarsi convenientemente, indossando una maschera fittizia che permetta di liberare ciò che la maschera abitudinaria reprime e cancella. Conclude Capossela. La Festa d’altronde è un pericolo, perché si entra in un’area non programmabile, non prevedibile in cui ci si dà la possibilità di incontrare la Vita. In altre parole, nella Festa si corre il rischio più grande: quello di incontrare se stessi.
La Festa è rivelatrice di un altro tempo, della possibilità di un’altra vita, di fronte alla quale si può impallidire, assumere il colore slavato e cadaverico del cerone di Amleto di fronte al teschio.
Dalla festa si può uscire suonati, e noi vogliamo suonarle tutte!
















