10 Ott 2025

In evidenza:

HomePoliticaE a Carrara c'è chi punta sulla Lista Trump

E a Carrara c’è chi punta sulla Lista Trump

Gianni Musetti, consigliere comunale di Carrara in Toscana, vita vissuta in politica prima con Alleanza Nazionale e poi con La Destra, ha deciso per promuovere la sua candidatura a Sindaco, di dare vita ad una lista insolita, che ha fatto breccia nel cuore dei media. Da giorni si parla della Lista Trump e dell’exploit che sullo scacchiere nazionale potrebbe sortire.

Abbiamo raggiunto il suo socio fondatore in questa avventura e portavoce del Movimento, Riccardo Bruschi, per una lieta chiacchierata sul futuro di questo progetto.

Bruschi, lei è il portavoce di Gianni Musetti candidato Sindaco di Carrara con la lista Trump. Come si concilia il potere del Presidente USA con un semplice primo cittadino?

“Beh non vogliamo paragonarci certo per il ‘potere’ con il presidente USA, ma piuttosto richiamarci a lui per alcuni valori e punti programmatici. Trump difatti è il leader che oggi riporta in auge molti temi identitari sulla scena mondiale, e poi incarna due punti focali quali l’antipolitica ed il miglior controllo dell’immigrazione. A livello cittadino dovremo elaborare un programma su misura per la città, e lo faremo in stile Trump, ovvero con una campagna elettorale d’effetto e con proposte intelligenti e fortemente innovative.”

A quanto avete già dichiarato ai mezzi d’informazione, il movimento crescerà a livello regionale e Nazionale. Puntate alla premiership?

“Il nostro movimento nasce come civico ma con fin da subito una vocazione nazionale, dimostrata dall’attenzione dei media e dalle molte richieste di adesione spontanee che stiamo ricevendo. È tutto in fieri, vedremo.”

Perché fare un fronte identitario e sovranista, utilizzando una bandiera straniera? Dobbiamo necessariamente rincorrere?

“Non rincorriamo tanto Trump o l’America, quanto piuttosto una mutata esigenza del mondo Occidentale. Dopo parecchi anni di globalizzazione sfrenata ci si è accorti che si devono applicare dei correttivi, sia nella finanza dell’euro che nei prodotti importati che ci fanno concorrenza sleale.

Certo il nazionalismo è un nostro valore, ma senza eccessi. È l’idea liberale ad affermare che più soggetti facendo ognuno il proprio interesse, sviluppano a livello collettivo un utilità per tutti: Ecco, cerchiamo di fare prima gli interessi degli italiani.”

Cosa vuole fare la lista Trump per l’Italia?

“Questa è una domanda cui è difficile rispondere in poche battute, finché non avremo definitivamente redatto un programma. Ad ogni modo bisogna dare nuovo slancio all’economia ed al mercato del lavoro, con riforme che arrivino anche al sistema pensionistico e fiscale, meno tasse e più basse ma pagate da tutti. Ripristinare un’equità non solo sociale ma anche intergenerazionale. Snellimento della burocrazia. Certezza della pena e processi più veloci. Eliminazione del bicameralismo perfetto.

Tutelare l’Italia dall’immigrazione selvaggia e clandestina, e rimpatriare chi non ha diritto di stare nel nostro Paese od addirittura delinque. Cambiare un’Europa che politicamente non conta nulla e cambiare una moneta che fa solo l’interesse della Germania. Le cose da dire sarebbero tante, ed ormai le sa anche la gente comune, le sanno anche al bar e dal parrucchiere, ma a Roma non fa niente nessuno.” 

La Lega di Matteo Salvini o Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, già incarnano con una certa visibilità un filo conduttore col pensiero del tycoon,  non credete di avere uno spazio limitato con questo semplice richiamo?

“Assolutamente no, perché non siamo speculari su varie posizioni e non tutto l’elettorato di centrodestra si ritrova nella Lega, soprattutto al Sud, od in Fratelli d’Italia. La domanda di politica soprattutto nel centrodestra è molta, ma l’offerta è ancora poca soprattutto rispetto alla voglia di qualcosa di nuovo.”

Qualche muro anche da noi?

“Due muri: Uno economico ed uno sociale. Quello economico si riferisce anche all’Europa che ci mette mille regole senza però tutelarci da quei

Paesi che le regole non le hanno affatto. I nostri prodotti sono i migliori del mondo così come il rispetto per l’ambiente ed i diritti dei lavoratori, ma le nostre imprese sono strangolate dai prodotti provenienti dai Paesi in via di sviluppo, non è solo concorrenza sleale ma non è neanche eticamente giusto.

Il muro sociale è riferito al fenomeno dell’immigrazione selvaggia e di massa. Dobbiamo combattere le organizzazioni criminali che sfruttano i disperati mettendoli su dei barconi, sia perché non sostenibili nel numero, sia perché immorale in un Paese che non offre lavoro nemmeno ai suoi figli. La ragione principale è che non si può tollerare che muoiano uomini, donne e bambini a migliaia nei nostri mari, dobbiamo impedirlo, è un vero eccidio di massa.”

Maroni ha detto che porterà Donald a Milano. Non è che volete rubarglielo per portarlo a Carrara?

“Certo ci piacerebbe rubarglielo e portarlo anche a Carrara… Ma questa è solo una battuta!”

Banner donazioni

Telegram PugliaIn

Per seguire in tempo reale tutte le news iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram

Andrea Lorusso
Andrea Lorusso
Classe '91, ragioniere di titolo e professione, giornalista per passione. Collaboro con varie testate dal 2011, possibilmente editorialista di Politica ed Economia. Scrivo perché avere una opinione e farla conoscere, è terapeutico contro la superficialità imperante.

Ultimi Articoli

Efficienza energetica, Italia vicina agli obiettivi europei

ROMA (ITALPRESS) - Nel 2024 l’Italia ha compiuto un passo importante sul fronte dell’efficienza energetica: i risparmi conseguiti hanno raggiunto 4,5 milioni di...
spot_img
spot_img