Minori non accompagnati sequestrano per un’ora la garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano. Avviene nella serata di ieri all’interno della comunità per minorenni stranieri non accompagnati di Cassano delle Murge (Bari) mentre stava effettuando un giro di incontri in Puglia insieme ad altre persone, tra cui il garante regionale dei diritti dei minori per la Puglia, Rosy Paparella. Il sequestro è durato circa un’ora e sono stati i carabinieri a liberare le persone costrette a rimanere chiuse nella struttura dove attualmente ci sono circa 30 ragazzi provenienti prevalentemente da Gambia, Nigeria ed Egitto.
Il giorno dopo il fatto è la stessa Albano a cercare di smorzare i toni, parlando di blocco ma non di sequestro.
“Siamo rimasti bloccati – ha spiegato – le nostre auto sono rimaste bloccate e ci è stato impedito di uscire. Per fortuna, l’intervento tempestivo dei carabinieri, che hanno dialogato con i ragazzi, è riuscito a sbloccare la situazione”.
E poi pone l’accento sulla situazione dei minorenni troppo spesso abbandonati di fatto a se stessi in strutture che non sempre sono idonee ai percorsi richiesti.
“Dobbiamo porre l’attenzione sui diritti dei ragazzi – ha aggiunto – che conoscono i loro diritti, sanno che per legge devono rimanere nei centri di prima accoglienza 60 giorni e, dal 61/o giorno, a giusta ragione, si chiedono perché stiano ancora lì”.
“Erano esasperati” ha quindi concluso la Albano.
Resta il fatto che i minorenni ospiti di questi centri se è vero che conoscono benissimo i loro diritti forse conoscono un po’ meno bene i propri doveri. O l’esasperazione può essere una causa di giustificazione per un gesto come quello di ieri sera?