È stato depositato presso il Tar Lecce il ricorso proposto da circa 30 (trenta) infermieri contro il provvedimento (prot. n. 1892 del 29 dicembre 2016) con il quale l’Asl Lecce ha indetto un concorso per la copertura di 100 posti di Collaboratore Professionale Sanitario -Infermieri.
I trenta infermieri, tutti difesi dagli avvocati Leonardo Maruotti e Francesco G. Romano, sono tutti salentini in servizio con contratto a tempo indeterminato presso altre Asl rispetto all’Asl Lecce (quasi tutti anche fuori dalla Regione Puglia) e chiedono da tempo di “tornare a casa”.
I ricorrenti ritengono che questo concorso possa chiudere definitivamente ogni speranza al loro rientro a Lecce.
Pertanto, gli infermieri ricorrenti ritengono che – poiché è ancora in vigore ed efficace una precedente graduatoria di mobilità, nella quale i ricorrenti sono collocati in posizione di idonei non vincitori – l’Asl Lecce avrebbe dovuto scorrere quella graduatoria anziché indire il nuovo concorso.
“Inoltre – spiegano i due legali – proprio la Corte Costituzionale aveva stabilito la necessità di espletare la mobilità prima dell’indizione di un nuovo concorso. La scelta dell’Asl Lecce infatti determina un aggravio di costi e di tempi e sacrifica ingiustamente le attese e le speranze di moltissimi infermieri che anelano al ritorno nel proprio luogo di origine”.
L’udienza a questo punto dovrebbe essere fissata per la fine marzo. Nel caso in cui fosse accolta la tesi dei ricorrenti sarebbe, di fatto, reso vano il concorso per i 100 infermieri bandito dall’Asl.









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