Il Lecce non riesce a compiere l’impresa, nonostante una prova di grande carattere ma anche qualità. Due buone frazioni, la seconda molto più alta a livello di intensità e spinta. Un rigore fallito e Napoli che riesce a sfruttare l’unica occasione pericolosa. Decide Zambo Anguissa con un colpo di testa, su assist di Gilmour da calcio piazzato. Grande rammarico per quanto visto, quanto creato e la grande occasione con un calcio di rigore assegnato per fallo di mano di Juan Jesus. Camarda angola a sinistra, ma Milinkovic-Savic indovina l’angolo e respinge il tiro che poteva essere dell’1-0.
Nella prima frazione vediamo un’occasioncina a testa: il Lecce con Ramadani che avrebbe spazio, ma tira in maniera un po’ strozzata e il Napoli con Olivera che viene fermato prima da Milinkovic-Savic e poi da Tiago Gabriel. Il Lecce ha il grosso merito di aver dimenticato Udine e di disputare una signora frazione.
E nel secondo tempo la prestazione è ancora migliore, con i giallorossi che partono a testa bassa e al 51′ ottengono un calcio di rigore per fallo di Juan Jesus in area. Dopo cinque minuti dal dischetto si presenta Camarda che calcia a sinistra, ma trova Milinkovic-Savic proprio lì. Del resto il portiere è uno specialista e mantiene la sua porta inviolata. Il Lecce ha un altro merito: quello di non demoralizzarsi e provare a continuare a fare quanto fatto. Le occasionissime mancano, ma il gioco rimane tale. Al 69′, però, dopo che il Napoli riprende piano piano campo, gli azzurri passano con un colpo di testa di Zambo Anguissa su cross di Gilmour. Il Lecce prova l’assalto ma non impensierisce. Il Napoli si affida a tutta l’esperienza di cui è portatore per far passare in maniera tranquilla per i propri colori i sette minuti di recupero.














