ROMA (ITALPRESS) – “E’ normale che, condivisi i pilastri della Finanziaria dopo riunioni e vertici in cui tutti abbiamo avuto modo di confrontarci, adesso nel percorso parlamentare si possano proporre alcune modifiche alla Finanziaria. Noi ne proponiamo quattro”. Così Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, in una intervista al Corriere della Sera.
“Quando ci siamo visti abbiamo condiviso i punti chiave della Finanziaria, che sono l’abbassamento delle tasse, l’attenzione al ceto medio e medio-basso, l’aiuto alle aziende che innovano, i fondi per la sanità, che sono aumentati arrivando a 7,5 miliardi e i fondi per la famiglia, perchè siamo tutti d’accordo che queste sono le esigenze primarie in un momento in cui dobbiamo tenere in ordine i conti”, spiega Lupi, che aggiunge: “Ma tutti eravamo d’accordo sul fatto che chi in questi anni ha avuto grandi utili grazie anche all’azione del governo possa contribuire a migliorare le condizioni di vita del Paese. Le banche non sono ‘mucche da mungere, come ha detto Tajani, ma un contributo giusto lo devono dare: non ci sono nella nostra coalizione partiti statalisti o ultra-liberisti”.
“Per Nm – sottolinea Lupi – il punto è chiaro: siamo per il libero mercato, i profitti d’impresa sono leciti, ma siamo anche per una economia sociale di mercato, non siamo il partito o la coalizione delle banche. Chi può contribuire al bene comune è giusto che lo faccia. E’ una Finanziaria su questo assolutamente equilibrata”.
Altro nodo è quello dell’aliquota al 26% sugli affitti brevi, “rientra in una delle nostre 4 proposte. Anche noi – evidenzia Lupi – riteniamo che la casa sia un bene disponibile, che non si debba accusare nessuno perchè ne trae un reddito. Ma se dobbiamo fare pagare meno tasse facciamolo a chi affitta a lungo termine. I 100 milioni di introito previsti per l’innalzamento di aliquota per gli affitti a breve, siano destinati ad abbassare dal 21 al 15% quella che si paga per chi affitta a canone libero a lungo termine. Sarebbe un modo per premiare chi aiuta a risolvere il problema abitativo. E assieme proporremo una norma perchè al termine del contratto di affitto sia esecutiva subito la possibilità di rientrare nel possesso della casa”.
“Ancora sulla casa: bene stornare dall’Isee il valore della prima casa fino a 100 mila di valore catastale, ma in grandi città, come Roma e Milano, anche una casa di edilizia convenzionata vale di più. Andrebbe alzato a 200 mila”, aggiunge.
Sul tema famiglia, “tre miliardi alle famiglie, 610 milioni al 5 per mille, 6 milioni agli oratori ci soddisfano, ma proponiamo la detrazione delle spese per i libri di scuola alle superiori – dichiara Lupi -. Non sono solo costi per la famiglia ma un investimento per la collettività. E un altro punto. L’obbligatorietà del conto corrente. Ormai per tutti è indispensabile averlo, perchè permette di avere una carta di credito, di vedersi accreditato lo stipendio, essere al passo con i tempi. C’è già una legge approvata alla quasi unanimità: inseriamola in Finanziaria, in modo che le banche permettano a chiunque di avere un conto, senza limitazioni. Il conto corrente deve essere un diritto per tutti. Questo vuol dire essere veramente moderati e popolari”.
– foto Ipa agency –
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