01 Nov 2025

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Natuzzi, una giornata importante per la vertenza

Sarà una giornata importante per la vertenza della Natuzzi che vede contrapposti, muro contro muro, l’azienda murgiana e le sigle sindacali per la situazione dei 300 lavoratori dell’impianto di Ginosa per i quali è partita la lettera di licenziamento e per i quali nella scorsa settimana si sono susseguiti scioperi ed incontri che, però, non hanno portato a nulla di fatto ed ad una situazione di grave stallo.

Un incontro probabilmente decisivo èstato convocato, infatti, per questo pomeriggio, quando la Task force per il Lavoro della Regione Puglia guidata dall’assessore Leo Caroli incontrerà le parti sociali e la stessa società Natuzzi dopo la rottura delle trattative dello scorso giovedì quando la società ha formalmente ammesso nell’incontro di Roma presso il Mise di aver inviato le lettere di licenziamento per i dipendenti in esubero di Ginosa.

Ed è proprio questo il nodo centrale di tutta la vertenza. La Regione Puglia ha già fatto sapere che la condizione indispensabile per poter proseguire nella trattativa è che ci sia il ritiro dei licenziamenti. Fanno da eco i sindacati, con la Usb in testa, che mantiene ormai da tempo un presidio permanente a Santeramo sotto la sede centrale della Natuzzi.

“In merito alla vertenza Natuzzi Spa c’è soltanto una dichiarazione che appare veritiera e non retorica: quella rilasciata dalla direzione aziendale, che afferma che tutto ciò la Natuzzi Spa sta facendo è conforme e non trasgressiva degli accordi stipulati con MiSE, Ministero del Lavoro, Regione Puglia, Regione Basilicata, Provincia di Taranto e CGIL-CISL-UIL. – scrivono dall’USB – Infatti, la Natuzzi ha applicato il Contratto di Solidarietà ad una parte dei suoi dipendenti. Mentre la restante parte è stata trasferita a Ginosa, uno stabilimento già chiuso, collocata in Cigs a zero ore per cessazione di attività e in attesa del licenziamento adempiendo ad accordi sottoscritti. Ma non solo, a settembre 2015 è stato siglato un Contratto di Sviluppo, in cui si concordava che la Natuzzi avrebbe percepito 38 milioni di euro in cambio del mantenimento di 1918 posti di lavoro nel territorio. Nessuno le ha chiesto ma se ti impegni a mantenere in organico solo 1918 unità, gli altri che fine fanno?”.

Cari  colleghi,   come anticipato  al termine della riunione ministeriale è confermata  per le ore 15.00 di oggi, presso la presidenza  della Regione (L.mare N.Sauro 31-33) la convocazione, da parte della Task force regionale, tanto  dell’azienda Natuzzi, che delle organizzazioni sindacali.

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