Dopo il mancato inserimento nel dl semplificazioni dello stato di calamità naturale e quindi degli indennizzi agli agricoltori che hanno subito gravi danni nell’inverno scorso per le gelate che colpirono soprattutto l’olivicoltura, e dopo il mancato incontro, che avrebbe dovuto svolgersi oggi a Bari con il ministro Gian Marco Centinaio, torna lo stato di agitazione dei gilet arancioni.
Che questa volta partono con una manifestazione che si terrà a Ruvo, ma non escludono che possano arrivare a Roma con una grande manifestazione, dopo quella che il 7 gennaio scorso a Bari ha visto in piazza migliaia di agricoltori e centinaia di trattori manifestare in favore di un settore fino ad ora, di fatto, dimenticato dai governi centrali e locali per molti dei suoi problemi principali.
“Siamo stati illusi e traditi dal governo e da tutti quei parlamentari che ci hanno dato in questi giorni ampie rassicurazioni su testi blindati e sciocchezze varie: siamo molto arrabbiati – afferma il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli – ma non perdiamo la determinazione per portare avanti la nostra protesta per garantire gli interessi di migliaia di olivicoltori pugliesi e delle loro famiglie”.
“Lo abbiamo annunciato nei giorni scorsi e lo confermiamo adesso: siamo pronti a invadere Roma a testa alta per una grande manifestazione per difendere la dignità dell’agricoltura e dell’olivicoltura”, ha rimarcato il portavoce dei gilet arancioni.
“Oggi avremmo dovuto incontrare il ministro Centinaio, che ha annullato la sua visita pugliese, invece ci vedremo a Ruvo di Puglia, insieme agli agricoltori, ai sindaci, ai rappresentanti dei sindacati che già hanno partecipato alla manifestazione del 7 gennaio a Bari, per pianificare nel dettaglio tutte le iniziative dei prossimi giorni”, ha evidenziato Spagnoletti Zeuli.