Meraviglia Lecce espugna il San Paolo e torna nel Salento con 3 punti d’oro per il suo campionato. In una gara contro una squadra in formissima, capace di battere pochi giorni fa Juventus e Lazio, la squadra allenata da Liverani riesce a mantenersi quadrata e compatta, riesce a tenere botta all’avvio straripante dei partenopei senza concedere grandi occasioni e, alla prima, riesce a passare. Nonostante l’incredulità per il vantaggio, forse immeritato, almeno fino a quel punto, riesce, ancora una volta a tenere a bada gli avversari, volenterosi e attivi. Il pareggio, raggiunto nel secondo tempo, non ferma i ragazzi leccesi che sono bravi a riprendere il discorso sospeso. Secondo e terzo gol meravigliosi da vedere e rivedere consegnano un doppio vantaggio clamoroso. Il Napoli al 90esimo trova il 2 a 3 della speranza, ma nel recupero si scontra contro Vigorito e non riesce nel tentativo di raggiungere il 3 a 3.
Liverani firma l’ennesimo capolavoro tattico. Si affida all’entusiasmo dei nuovi, Barak e Saponara su tutti, e all’affidabilità e allo stato di forma dei soliti Lapadula e Falco. Il Napoli, nonostante la qualità e la varietà di attaccanti, non riesce a creare così tante occasioni da sfondare il muro leccese. La vittoria è vitale in una giornata in cui il Genoa anche torna alla vittoria e il Brescia pareggia. Il vantaggio, pertanto, sulla terzultima rimane di +3.
Come detto, il Napoli parte forte e sfiora prima con Milik di testa e poi con Mario Rui con tiro dalla distanza il gol. L’imprecisione e Vigorito, sostituito ancora una volta di Gabriel, fermano i padroni di casa, intenzionati a sbrigare la pratica e guardare avanti. I piani, però, vengono stravolti quando, al 29esimo, dopo un assedio napoletano il Lecce ha la prima occasione vera e riesce a essere concreta e cinica: Saponara, Falco e il finalizzatore Lapadula confezionano un gol da cineteca. Il Napoli è scosso, il Lecce galvanizzato. Quello venuto fuori dal mercato di gennaio è un Lecce combattivo, capace di coniugare a centrocampo qualità e quantità. Il Napoli ha, con Insigne, la possibilità di pareggiare, ma la palla sbatte sul palo. La partita è divertente e piena di capovolgimenti di fronte. E così, al secondo minuto della ripresa una bella azione Insigne-Mertens-Milik riporta il match in parità. A questo punto chi si aspetta che il Napoli riprenda a fare il Napoli e il Lecce si chiuda in difesa si sbaglia di grosso. E’ vero che Vigorito è costretto agli straordinari su Insigne per fermare l’attaccante campano, ma è pur vero che Lapadula, in evidente giornata di grazia, trova uno dei gol più belli visti quest’anno e con una torsione pazzesca, in mezzo a due difensori napoletani, sfrutta il cross perfetto di Falco e batte Ospina. Il Lecce è di nuovo avanti. A questo punto il Lecce, paradossalmente, ha le migliori occasioni per il gol. Ospina è bravissimo su Barak e toglie dalla porta un gol praticamente già fatto. Ma non può nulla su Mancosu (entrato per Falco), al minuto numero 81, che pennella e carica di potenza una punizione da 30 metri. Il San Paolo è ammutolito, il Lecce è avanti per 3 a 1. L’assalto finale consente al Napoli di dimezzare le distanze con Callejon. Vigorito a tempo scaduto salva il risultato e consente agli uomini di Liverani di conquistare tre punti e tanta fiducia. La prossima giornata sarà decisiva per il Lecce: al Via del Mare è attesa la Spal.