La storia dell’economia italiana somiglia ad un’altalena. O forse più alle montagne russe. Il Belpaese ha, infatti, attraversato, nel corso dei secoli, fasi alterne di splendore e di decadenza. Come pochi altri paesi al mondo. In particolare, dopo i successi economici e sociali del secondo dopoguerra (gli anni del famoso “boom economico”), ormai da diversi decenni la penisola sembra intrappolata in una vera e propria stagnazione. Un declino, di non facile lettura, da cui non è semplice uscire.
Emanuele Felice, saggista, storico dell’economia, docente universitario, ha collaborato con testate come La Stampa, Repubblica e L’Espresso, nel libro “Ascesa e declino”, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino in una nuova edizione aggiornata e ampliata, prova a fornire alcune fondamentali indicazioni per risalire la china. A giudizio dell’autore, le risposte vanno cercate nel sistema politico e istituzionale, nel ruolo delle élite e nelle decisioni, ma anche nelle omissioni, che hanno influenzato, in profondità, le traiettorie dello sviluppo.
Felice, in particolare, offre una lettura critica delle dinamiche che hanno segnato la storia italiana, con un intero capitolo dedicato agli anni berlusconiani, snodo centrale per capire l’evoluzione recente.
Una lettura per chiunque voglia comprendere le radici dei successi e dei fallimenti italiani e voglia interrogarsi sulle prospettive future.